Il Naltrexone è un
completo antagonista di tutti i tipi dei recettori sugli oppioidi. Elimina
l'effetto della morfina, dell’eroina, del metadone, della codeina, dell’Oxycontin,
del Fentanyl, della substitola, del tramadolo, degli alcaloidi dell'oppio e degli
altri oppioidi sintetici In caso di assunzione di una di queste sostanze, se i
recettori nell’organismo sono bloccati dal naltrexone, l’intossicazione da stupefacenti non viene percepita. Il
soggetto non sente l’euforia né la soddisfazione delle sostanze stupefacenti.
Nel tentativo di ,,rompere’’ il bloccante con dosi elevate possono provocarsi conseguenze
impreviste: ostruzione delle vie respiratorie, gonfiore del cervello, coma,
shock, morte per depressione cardio-respiratoria. Il Naltrexone è utilizzato
nella pratica clinica dai anni ‘70 del
ventesimo secolo. Da questo momento, viene costantemente perfezionata la
terapia di rafforzamento del blocco, aumento della durata del blocco e riduzione
del carico tossico sul corpo.
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